{"id":1106,"date":"2023-02-26T18:18:56","date_gmt":"2023-02-26T16:18:56","guid":{"rendered":"https:\/\/claydscap.com\/?p=1106"},"modified":"2023-11-08T14:46:19","modified_gmt":"2023-11-08T12:46:19","slug":"pericle-fazzini-lo-scultore-del-vento-25-marzo-2-luglio-2023","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/claydscap.com\/pericle-fazzini-lo-scultore-del-vento-25-marzo-2-luglio-2023\/","title":{"rendered":"Pericle Fazzini, lo scultore del vento, 25 marzo – 2 luglio 2023"},"content":{"rendered":"

Pericle Fazzini, lo scultore del vento<\/strong>
\n25\/03 – 02\/07\/2023<\/strong>
\nMuseo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Roma
\nIngresso gratuito<\/strong><\/p>\n

Dal 25 marzo al 2 luglio 2023 il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese ospita la mostra Pericle Fazzini<\/strong>, lo scultore del vento, a cura di Alessandro Masi, con Roberta Serra e Chiara Barbato, e i contributi in catalogo di Bruno Racine, Claudio Strinati e Salvatore Italia.<\/p>\n

L\u2019esposizione, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione e Archivio Storico \u201cPericle Fazzini\u201d, presenta una selezione di circa 100 opere dell\u2019artista tra sculture, bozzetti, disegni e grafiche.<\/p>\n

Le opere di Pericle Fazzini, \u201clo scultore del vento<\/strong>\u201d, come lo defin\u00ec Giuseppe Ungaretti<\/strong>, tornano in mostra a Roma dopo trent\u2019anni, in occasione del 110\u00b0 anniversario della sua nascita. La mostra ripercorre l\u2019intera vita creativa del maestro marchigiano, attraverso sculture di piccola e grande dimensione – fra legni, bronzi e gessi – disegni e opere grafiche: dalle prime prove degli anni Trenta e Quaranta come \u201cDonna nella tempesta<\/strong>\u201d (1932) e \u201cSibilla<\/strong>\u201d (1947) fino ai bozzetti originali della \u201cResurrezione<\/strong>\u201d della sala Pier Luigi Nervi in Vaticano. Di particolare interesse sono il \u201cRitratto di Anita<\/strong>\u201d (1933), il \u201cGiovane che declama<\/strong>\u201d (1937-38), il \u201cRitratto di Sibilla Aleramo<\/strong>\u201d (1947), l\u2019\u201cUomo che urla<\/strong>\u201d (1949-50) e il \u201cProfeta<\/strong>\u201d (1949), quest\u2019ultimo raramente esposto.<\/p>\n

Il percorso dell\u2019artista, autore tra i pi\u00f9 apprezzati della \u201cScuola romana\u201d, nato a Grottammare (AP) il 4 maggio del 1913 e morto a Roma il 4 dicembre del 1987, si inserisce tra le pi\u00f9 alte testimonianze dell\u2019arte sacra del XX secolo. Il suo anelito alla bellezza come svelamento del Divino segna una svolta nella ricerca plastica contemporanea traducendo il testo sacro delle Scritture in una forma dialogante tra Fede e Arte. Figlio di un povero falegname piceno, Pericle Fazzini conobbe la sua fama grazie al poeta Mario Rivosecchi<\/strong> che lo introdusse negli ambienti della Roma dei Mafai, Scipione, Mazzacurati, Ziveri <\/strong>e della gallerista Anna Laetitia Pecci Blunt<\/strong> (Galleria La Cometa), che impressero una svolta all\u2019arte in senso espressionista e antiretorico contro ogni forma d\u2019arte di regime e celebrativa del fascismo.<\/p>\n

Conservate nei maggiori musei di tutto il mondo, le sculture di Fazzini trovano spazio in importanti collezioni private e pubbliche come il Moma di New York, la Galleria Nazionale d\u2019Arte Moderna di Roma, la Guggenheim Collection di Venezia, il Centre Pompidou di Parigi e il Momat di Tokyo.<\/p>\n

Un ricco e informato catalogo (De Luca Editori d\u2019Arte) riporta i testi di Alessandro Masi, Bruno Racine, Claudio Strinati, Salvatore Italia, Roberta Serra e Chiara Barbato<\/strong>. Legato all\u2019evento espositivo e di prossima pubblicazione anche un secondo volume, dedicato agli scritti di Fazzini, a cura dello storico della lingua italiana Giulio Ferroni<\/strong>.<\/p>\n

Per informazioni: https:\/\/www.museocarlobilotti.it<\/a><\/p>\n

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