Gianni Ferracuti: Julius Evola
DADAISMO / AVANGUARDIE,  FASCISMO,  RIVOLUZIONE MODERNISTA

Gianni Ferracuti: Julius Evola

Gianni Ferracuti
Julius Evola

La prima edizione a stampa di questo lavoro è stata pubblicata da Il Cerchio di Rimini nel 1984. Rileggere un proprio libro scritto trent’anni prima è un’esperienza al tempo stesso piacevole e deludente. Piacevole, perché si scoprono continuità insospettate; deludente, perché ci si accorge di quante cose si sarebbero potute dire, quante osservazioni si sarebbero potute fare, e quanti errori si potevano risparmiare. Pesato il pro e il contro, ho deciso di ripubblicarlo così com’è: a suo tempo ha svolto una funzione dignitosa, e può svolgerla ancora. Mi sono limitato alla semplice correzione dei refusi e, in una occasione, ho spostato una lunga nota all’interno del testo, senza modificare alcunché di sostanziale.

Credo di essere stato il primo a studiare Evola con metodologia scientifica, collocandolo nel suo luogo culturale, senza osannarlo come maestro infallibile e senza denigrarlo come una sorta di incarnazione diabolica, come facevano quelli che, in entrambi i casi, erano affetti da una sindrome chiamata evolomania. Successivamente, in un libro intitolato L’invenzione del tradizionalismo: Julius Evola visto da sinistra, ho dato un inquadramento meno espositivo e più critico del suo pensiero, nel contesto di una concezione – credo – più adeguata della modernità, del nichilismo e della tradizione.

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